Funzioni esecutive – Unstuck & On Target! E ApisMela

Funzioni esecutive – Unstuck & On Target! E ApisMela


Portafoglio Description

Il programma sulle funzioni esecutive

Il programma di intervento di CuoreMenteLab sulle funzioni esecutive si svolge seguendo due programmi di intervento validati “Unstuck & On Target!” ed “ApisMela”. Si terranno in contemporanea due gruppi che svolgeranno i due interventi in ordine inverso.

Il programma sarà svolto per CuoreMenteLab dal dott. Marco Cadavero sotto la supervisione scientifica del dott. David Vagni.

Il programma è parte di una ricerca svolta insieme all’Istituto per la Ricerca e l’Innovazione Biomedica (IRIB-Messina) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, al Dipartimento di Pedagogia dell’Università “La Sapienza” di Roma, con gli autori di ApisMela, e alle autrici originali del protocollo Unstuck & On Target! Che sarà pubblicato nel corso del 2023 in italiano da EDRA a cura di CuoreMenteLab.

Cosa sono le funzioni esecutive?

Le Funzioni Esecutive si riferiscono alle capacità cognitive coinvolte nell’iniziazione, pianificazione, organizzazione e regolamentazione dei comportamenti (Stuss & Benson, 1986).

Il termine indica una serie di processi cognitivi che interagiscono tra loro per avviare pensieri e organizzare azioni funzionali al raggiungimento di uno scopo (Shallice, 1994; Benso, 2010), fornendo al soggetto le abilità necessarie per gestire il proprio comportamento.

Lo sviluppo delle funzioni esecutive avviene durante l’infanzia e coincide con la maturazione dei lobi frontali, che continua fino all’adolescenza (Fuster, 1993).

In età evolutiva, i deficit associati sono:

  • scarso controllo degli impulsi
  • difficoltà nel monitorare il comportamento
  • ridotta capacità di servirsi dei feedback dell’adulto per pianificare le azioni
  • scarsa abilità di ragionamento astratto
  • difficoltà nel generare strategie
  • scarsa flessibilità̀ mentale.
Tra le principali funzioni esecutive troviamo:
  1. L’inibizione della risposta davanti a impulsi, stimoli interferenti.
  2. La flessibilità cognitiva davanti ad abitudini che devono essere cambiate, a più possibilità di scelta o idee e prospettive diverse.
  3. L’aggiornamento della memoria davanti a informazioni che devono essere manipolate e mantenute per breve tempo.

A cosa servono le funzioni esecutive?

Le funzioni esecutive sono implicate: 

  • Nella pianificazione di strategie di risoluzione dei problemi (problem solving)
  • Nel monitoraggio del proprio comportamento
  • Nell’inibizione di risposte comportamentali non adeguate al contesto (autocontrollo)
  • Nella capacità di passare rapidamente da un compito all’altro (shifting o flessibilità cognitiva)
  • Nel mantenimento delle informazioni e nella loro manipolazione per l’esecuzione di un compito (working memory)
  • Nell’aggiornamento continuo delle informazioni
  • Nella consapevolezza della sequenza temporale degli eventi
  • Nella capacità di astrazione e categorizzazione di stimoli ed eventi
  • Nella volontà di dare inizio alle azioni (volizione)
  • Nell’eseguire azioni che richiedono il distacco da comportamenti abituali e stereotipati (comportamento strategico) (Shallice, 1994)
  • Nel mantenimento dell’attenzione nel tempo.

Tali funzioni consentono, quindi, di manipolare mentalmente le idee, di adattarci rapidamente e in modo flessibile alle circostanze in continuo cambiamento, di ragionare, di rimanere concentrati e affrontare nuove sfide.
Permettono, inoltre, di prendere delle decisioni ed esercitare il controllo su ciò che facciamo (Diamond, 2013).

Le FE vengono suddivise in “Calde” e “Fredde” (Zelazo et al., 2004). Con il termine “FE Fredde ” si indicano i processi puramente cognitivi che si attivano quando il soggetto è impegnato in problemi astratti e decontestualizzati. Invece, con il termine FE “Calde” si fa riferimento agli aspetti emotivi ed automatici del funzionamento esecutivo, richiesti in situazioni significative e coinvolti nella regolazione dell’emotività e della motivazione.

Le FE “Calde e Fredde” lavorano insieme per permetterci di risolvere problemi, raggiungere obiettivi e apprendere in modo efficace sia a livello accademico che sociale.

Grazie alle funzioni esecutive, siamo in grado di inibire gli impulsi che potrebbero metterci nei guai o che potrebbero farci prendere delle decisioni errate.

Unstuck & On Target!

Il programma Unstuck and On Target! Second Edition (Cannon et al., 2021) è un programma di intervento sulle funzioni esecutive per bambini con disturbo dello spettro autistico, ADHD, disturbi d’ansia e altri disturbi del neurosviluppo senza compromissione intellettiva e di linguaggio dagli 8 agli 11-13 anni che hanno difficoltà con la flessibilità, l’organizzazione e la pianificazione.

Il programma Unstuck and On Target è uno dei pochi programmi per il trattamento delle disfunzioni esecutive nei disturbi dello spettro autistico che presenta delle prove di efficacia ottenute attraverso degli studi randomizzati controllati (Kenworthy et al., 2014; Naiman et al., 2019).

Il curriculum di Unstuck and On Target! Second Edition si presenta come un programma prevalentemente strategy-based che ha la sua base razionale nell’insegnamento strutturato e sulla messa in pratica di script verbali.

Il programma ha i seguenti obiettivi principali:

  • Insegna cos’è la flessibilità attraverso esperimenti concreti e pratici con la flessibilità fisica e cognitiva e un vocabolario specifico (ad es. Flessibilità, Piano A → Piano B, bloccato), che viene quindi utilizzato in modo coerente durante l’intervento.
  • Spiega perché è importante essere flessibili. Il curriculum fornisce istruzioni esplicite agli studenti sui vantaggi dell’essere flessibili
  • Insegna agli studenti come essere flessibili enfatizzando routine e script di autoregolamentazione che vengono continuamente praticati e rinforzati fino a quando non diventano automatici.
  • Insegna quali sono gli obiettivi e come raggiungerli. Il curriculum contiene lezioni per aiutare gli studenti a concentrarsi su quali sono i loro obiettivi e distinguere gli obiettivi principali o target (ad esempio, ottenere buoni voti, fare amicizia) dai distrattori.
  • Insegna una routine e un copione per stabilire un obiettivo e completare qualsiasi tipo di attività, progetto o assegnazione a più fasi. Si tratta dello script verbale Scopo, Motivazione, Architettare un piano, Realizzare, Tenere d’occhio (SMART). Tale script verbale è una strategia universale che migliora il funzionamento esecutivo, l’efficacia e le abitudini di lavoro indipendenti per una varietà di compiti. Promuove un comportamento mirato, uno sforzo sostenuto, la risoluzione dei problemi, l’autocontrollo e la flessibilità.
  • Insegna agli studenti cosa fare quando anche essere flessibili e usare un comportamento mirato non risolve le difficoltà. Il curriculum insegna anche strategie di coping per quei momenti in cui essere flessibili è particolarmente difficile.

Il programma Unstuck and On Target! Second Edition è un programma che nasce per essere implementato all’interno delle scuole ma risulta adatto ad essere implementato in qualsiasi setting.
Nello specifico il programma si articola in 21 sessioni di gruppo a cadenza settimanale della durata di 30/40 minuti circa cadauna.

Per la validazione cross-culturale italiana si prevede di aumentare il tempo di somministrazione di una singola sessione a circa 60 minuti e di somministrarlo in circa 12 sessioni complessive da 120 minuti cadauna. La base razionale di tale accorgimento risiede nella minore familiarità con il lavoro strutturato in gruppi che il contesto italiano presenta rispetto a quello anglosassone. Ciascuna sessione prevede una struttura fissa dove viene dapprima chiarito lo scopo della lezione, poi viene fatto un elenco dei materiali necessari e vengono forniti suggerimenti ai conduttori sulla conduzione.

Segue poi la descrizione didascalica di ciascuna attività da portare avanti nel corso della sessione attraverso lo script verbale SMART. Un notevole punto di forza del programma risiede nel fatto che alla fine di ogni sessione ci sono ben due guide. La prima è per l’implementazione e la generalizzazione delle abilità apprese nella sessione all’interno del contesto scolastico (Classroom pratice handout) mentre la seconda contiene i compiti per casa e favorisce la generalizzazione all’interno dell’ambiente familiare (Home pratice handout). In questo modo diventa estremamente più semplice estendere l’intervento sulle funzioni esecutive all’interno di tutti i contesti di vita del bambino rendendolo potenzialmente più ecologico, efficiente ed efficace.

ApisMela

Il traning ApisMela (Orsolini et al., 2019) è stato sviluppato all’interno del dipartimento dei processi di Sviluppo e Socializzazione dell’Università La Sapienza di Roma ed è stato finora pensato e sperimentato in single case study con ragazzi con Disturbi dell’Apprendimento e Bisogni Educativi Speciali (De Vecchis, 2016; Orsolini et al., 2015; Fatigante et al., 2015, Orsolini et al., 2017; Orsolini et al., 2019).

Le attività del training, sono costruite tenendo presenti compiti neuropsicologici che coinvolgono l’attenzione, il controllo inibitorio, lo switching e la memoria di lavoro nel dominio verbale e basano la loro efficacia sull’ipotesi che l’esercizio sistematico e continuativo di specifici processi cognitivi possa modificarne la funzionalità.

Pertanto si può classificare il training ApisMela può essere definito come process-based.

Le attività e i giochi di ApisMela nella loro somministrazione sperimentale formano un programma da venti incontri da 90-120 minuti caratterizzati in primo luogo da una complessità crescente.

Si inizia cioè stimolando l’orientamento attentivo e l’attenzione esecutiva, si procede con esercizi che coinvolgono il controllo inibitorio, si continua con attività che implicano il dividersi dell’attenzione, si procede ancora rendendo più complessa la richiesta di elaborazione e si conclude con compiti che coinvolgono maggiormente la memoria di lavoro nella sua componente di episodic buffer.

In secondo luogo le attività e i giochi di ApisMela formano una sequenza caratterizzata da varietà. In altri termini la stessa funzione, viene stimolata con compiti molto vari piuttosto che con lo stesso tipo di attività. In questo modo il training ApisMela agevola il far transfer, vale a dire una generalizzazione a compiti molto diversi da quelli utilizzati nel training. Tale generalizzazione e il mantenimento delle competenze acquisite sarà oggetto di indagine della presente ricerca.

Inoltre diversamente da altri training similari, il training ApisMela è basato su teorie dell’apprendimento costruttivista ed include anche una forte componente strategy-based insegnando ai partecipanti, attraverso una dinamica di conduzione che stimoli la metacognizione a focalizzarsi sullo scopo dell’attività, a controllare di aver compreso, ad esplicitare le procedure da mettere in atto. Questa parte del training consente di stimolare il ragionamento verbale ad alta voce e di conseguenza il dialogo interiore (notoriamente un punto di debolezza nelle persone con disturbo dello Spettro Autistico) e il pensiero riflessivo (Dewey, 1933; Schön, 1987)).

In linea con il pensiero di Lev Semenovic VygotskiJ (1934) all’interno del training ApisMela, specialmente nella sua applicazione in gruppo basata sui principi del Cooperative Learning (Johnson & Johnson, 1996) e della Teoria dell’Attività (Leont’ev, 1975) il linguaggio svolge un ruolo cruciale. I partecipanti vengono stimolati ad utilizzare il discorso come strumento di regolazione dell’attenzione e di elaborazione cognitiva.

Maggiori informazioni

Per Chi?

Il protocollo è per bambini/ragazzi tra gli 8 ed i 13 anni con difficoltà nelle funzioni esecutive e una diagnosi di disturbo dello spettro autistico lieve senza disabilità intellettiva e con linguaggio funzionale, ADHD, DOC o DSA.

Dove?

  • Presso sede di CuoreMenteLab in Via dei Prati Fiscali 201, 00141, Roma.

Durata

Il gruppo ha cadenza settimanale. Ogni incontro dura 120 minuti. Sono previsti 32-36 incontri.

 

Requisiti

  1. Avere un'età compresa tra gli 8 ed i 13 anni.
  2. Assenza di disabilità intellettiva
  3. Non avere gravi disturbi esternalizzanti (comportamentali)
Non sei sicuro se hai i prerequisiti? Prenota l'appuntamento con i nostri terapisti e lo verificheranno loro.
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